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Cor-rispondenze

lunedì 9 maggio 2011

Il valore della filosofia (II parte)



Caro professore,
Penso che la filosofia possa aiutarmi a maturare e ad arricchire il mio modo di pensare e di comunicare.
Olga

Mi aspetto di riuscire a crescere e ottenere un modo di ragionare e di pensare più completo.
Beatrice


Care Olga e Beatrice,
Il grande matematico Bertrand Russell, [Galles 1872], studioso di filosofia (vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1950 proprio per la sua Storia della filosofia), conosciuto anche per i suoi interventi e le sue prese di posizione su problemi politici e morali, in un libretto a carattere divulgativo dal titolo "I problemi della filosofia" si esprime così:

"L'uomo che non ha neanche un'infarinatura di filosofia passa attraverso la vita chiuso nei pregiudizi dettati dal senso comune, dalle opinioni piú comuni del suo tempo e del suo paese, e dalle convinzioni cresciute nella sua mente senza la cooperazione né il consenso della volontà e della ragione. Per un tale uomo il mondo tende a divenire definito, finito, ovvio; gli oggetti della vita quotidiana non pongono problemi, e le possibilità insolite vengono respinte con disprezzo. Non appena ci accostiamo alla filosofia scopriamo invece, […] che anche le cose piú quotidiane conducono a problemi ai quali possiamo dare solo risposte molto incomplete. […] Diminuendo il nostro senso di sicurezza nei riguardi delle cose come sono, essa aumenta grandemente la nostra conoscenza di come possono essere; scuote il dogmatismo alquanto arrogante di coloro che non sono mai entrati nella regione del dubbio liberatore, e tiene desta la nostra meraviglia mostrandoci cose familiari sotto un aspetto inconsueto. A parte questa utilità di mostrarci possibilità inattese, il valore della filosofia - forse il suo valore più grande - viene dalla grandezza degli oggetti che essa contempla e dalla liberazione dagli scopi personali e meschini che ci viene da questa contemplazione. La vita dell'uomo guidato dal puro istinto e tutta chiusa nel cerchio dei suoi interessi privati: vi possono essere inclusi la famiglia e gli amici, ma il mondo esterno interessa solo in quanto possa favorire od ostacolare ciò che rientra nel cerchio dei desideri istintivi. In una vita così c'e qualcosa di febbrile e di costretto, al cui confronto la vita filosofica e calma e libera".
Un caro saluto,
alberto

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